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Weekend 29-30 aprile 2017

Alla Galleria “Giorgio Franchetti” di Venezia: “Serenissime Trame – Tappeti della collezione Zaleski e dipinti del Rinascimento”, dal 23 marzo al 23 luglio 2017

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Prima esposizione di ventisei antichissimi tappeti, donati nel 2014 dalla famiglia Zaleski alla Fondazione Tassara, scelti da una collezione di 1.325 tappeti antichi giunti a Venezia lungo le rotte dei commerci dall’Oriente: tessuti straordinari, coloratissimi, composti da elaborati intrecci dalla forte carica simbolica. La mostra è arricchita da alcuni dipinti italiani del periodo Quattrocento e Cinquecento legati ai domini della Serenissima.
Orario: lunedì 8.15 – 14.00. Da martedì a sabato 8,15 – 19,15. Domenica e festivi 9.00 – 19.00.

Sapori del territorio: “Colli Berici Doc” – Diversi tipi di vino sotto un’unica denominazione: Garganega, Tocai Italico, Sauvignon, Pinot Bianco, Chardonnay, Merlot, Tocai Rosso, Cabernet, Spumante.
Abbinamenti: prosciutto veneto, soppressa, piave.
 

Al Museo Archeologico Nazionale di Orvieto dal 12 aprile al 17 settembre 2017: “L’Intrepido Larth. Storia di un guerriero etrusco”

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Obiettivo della mostra è quello di riunire idealmente, per la prima volta, testa e corredo di Larth Cupures (guerriero etrusco), conservati rispettivamente nel Museo Archeologico Nazionale di Orvieto e nel Museo Claudio Faina di Orvieto.
La scultura in pietra è il segnacolo funerario a testa di guerriero rappresentante il volto di Larth Cupures, rinvenuto nel corso dell’Ottocento, insieme ad un ricco corredo costituito da vasi attici. Il reperto, particolarmente raro, reca un’iscrizione in lingua etrusca che ricorda il personaggio raffigurato.
Orario: 8.30 – 19.30.

Sapori del territorio: “Colli Amerini Doc” – Bianco, Rosso, Rosato, Novello, Malvasia.
Abbinamenti: caciotta al tartufo, corallina, beccacce e palombacci.
 

A Roma, presso il Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro, dal 10 aprile al 9 luglio 2017: “Dai Crivelli a Rubens”

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La mostra, organizzata dal Pio Sodalizio dei Piceni e dal Comune di Fermo, racchiude alcuni dei grandi tesori d’arte con l’intento di mettere in evidenza lo straordinario patrimonio artistico della Città di Fermo e del suo territorio. Non a caso è stato scelto il Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro per la mostra, perché, la chiesa romana situata nel rione Ponte, è la chiesa nazionale dei marchigiani residenti a Roma. Si possono ammirare i capolavori storici che erano gelosamente custoditi nella Pinacoteca Civica del Paese marchigiano colpito nei mesi scorsi dal terremoto. Per sensibilizzare il pubblico, e per raccogliere risorse da destinare ai restauri dei beni culturali di quei centri colpiti dal sisma, è stata allestita questa esposizione che si articola in due momenti. Nella prima parte sono esposte tre grandi pale che rappresentano “L’Adorazione dei pastori”, quella di Pieter Paul Rubens, dipinta per la chiesa di San Filippo a Fermo, e quelle di Pietro da Cortona, per la chiesa romana di San Salvatore in Lauro e di Giovan Battista Gaulli, detto il Baciccio, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria del Carmine a Fermo. Nella seconda parte è possibile ammirare una straordinaria raccolta di pale e polittici rinascimentali di Carlo e Vittore Crivelli, Pietro Alemanno, Ottaviano Dolci e Giuliano Presutti. Il periodo storico di riferimento delle varie opere artistiche è il XV° e l’inizio del XVI° secolo.
Orario: 10.00 – 13.00 e 16.00 – 19.00.

Sapori del territorio: “Cori Doc” Bianco e Rosso.
Abbinamenti: mozzarella di bufala, pajata, bucatini all’amatriciana, capretto e castrato.