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Weekend 15-16 luglio 2017

Dal 13 luglio al 5 novembre 2017: “Magister Giotto”, Scuola Grande della Misericordia – Venezia

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Una mostra multimediale dedicata al grande astista toscano Giotto. Un percorso di 45 minuti dislocato su due piani, un format in grado di coniugare ricerca scientifica e tecnologia attraverso la fusione di diversi linguaggi della comunicazione (visivo, sonoro, narrativo, educativo e tecnologico). Questa mostra monografica è la prima di tre: una per Giotto (tardo Medioevo), una per Canova (Neoclassico) e una per Raffaello (Rinascimento). Ad accompagnare la visita la voce dell’attore Luca Zingaretti e la colonna sonora del jazzista Paolo Fresu. L’impianto narrativo parla delle storie francescane di Assisi, dei Crocifissi, e di tante altre opere realizzate a Firenze, per concludersi con la Missione Giotto, del 1986, realizzata dall’Agenzia Spaziale Europea che intercettò la Cometa di Halley dipinta nell’Adorazione dei Magi della Cappella degli Scrovegni di Padova.
Orario: da domenica a venerdì 10.30 – 18.30. Sabato 10.30 – 20.30. Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura.

Sapori del territorio: “Conegliano – Valdobbiadene Doc” – Colore giallo paglierino, più o meno intenso; odore vinoso, con profumo leggero di fruttato; sapore gradevolmente amarognolo. Gradazione minima: 10,5°.
Abbinamenti: prosciutto veneto, risotto al nero di seppia.
 

Alla Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno dal 25 marzo al 24 settembre 2017: “Bertozzi & Casoni. Minimi avanzi”

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Il capoluogo marchigiano, che vanta una lunga e importante tradizione nell’arte della ceramica, ha allestito, nella sua Pinacoteca Civica, la mostra di 24 opere dei due artisti Giampaolo Bertozzi e Stefano Dal Monte Casoni. Le composizioni affrontano il tema del cibo (avanzi di banchetti, rifiuti, lattine, rimasugli, pattumiere), e quello di fiori, farfalle, animali, giornali, elementi della vita quotidiana che, scomposti e riassemblati, danno vita alle nature morte realizzate in ceramica policroma che li hanno resi celebri, a queste, si aggiunge un’installazione inedita di grandi dimensioni creata site-specific.
Orario: 10 – 18. Lunedì chiuso.

Sapori del territorio: “Falerio dei Colli Ascolani o Falerio Doc” – Dalle uve dei vitigni Trebbiano toscano (20-50%), Paserina (10-30%) e Pecorino (10-30%). Colore paglierino più o meno tenue, lievemente profumato; sapore secco, sapido, armonico, leggermente acidulo.
Gradazione minima: 11,5°.
Abbinamenti: molluschi, crostacei, seppie, zuppa di pesce.
 

A Matera nel Museo di Palazzo Lanfranchi dall’11 luglio al 9 novembre 2017: “Mediterraneo in chiaroscuro”. Ribera, Stomer e Mattia Preti da Valletta 2018 a Matera 2019

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Per rafforzare lo scambio tra le due capitali europee della cultura (nel 2018 La Valletta insieme a Leeuwarden, e nel 2019 Matera), il Polo Museale della Basilicata e la Fondazione Matera-Basilicata 2019 in collaborazione con il MUZA (Muzew Nazzjonali tal-Arti/Museo Nazionale delle Arti – Heritage Malta), hanno deciso di portare nella Città dei Sassi il nucleo centrale della mostra realizzata da MUZA e Gallerie Nazionali di Arte Antica a Roma e opere provenienti dalla Collezione D’Errico.
La mostra, divisa in tre sezioni, inizia con “Santo Stefano”, proveniente da Malta, e “San Francesco in meditazione”, della Collezione d’Errico dello spagnolo Jusepe de Ribera (1591 – 1652), per proseguire con la piccola tela maltese dell’olandese David De Haen (1597 – 1622) raffigurante “Eraclito” e con la “Maddalena penitente” della Collezione d’Errico attribuita al fiammingo Hendrick van Somer (1607 ca – 1656).
Nella seconda sezione troviamo “Giacobbe contempla la tunica insanguinata del figlio Giuseppe”, della Collezione D’Errico, ritenuto di Caravaggio e attribuito dagli studi più recenti al napoletano Aniello Falcone (1607 – 1656), e un gruppo di dipinti di Matthias Stomer (1600 – 1650 ca), tre dei quali provenienti da Malta e appartenenti al periodo trascorso dall’artista nell’Italia meridionale: “Decollazione del Battista”, quadro del periodo siciliano divenuto immagine guida della mostra, “La parabola del Buon Samaritano”, “Adamo e Eva piangono Abele morto” e “Sansone e Dalila”, realizzato da Stomer a Roma e facente parte della raccolta di Palazzo Barberini.
La terza sezione contiene opere di Mattia Preti, tre opere provenienti dal MUZA e un prezioso dipinto delle raccolte romane. Sono esposti “Incredulità di San Tommaso”, “Ebbrezza di Noè” e “Lot e le figlie” tutti provenienti da Malta e “Martirio di San Bartolomeo” della Galleria Corsini di Roma.
Per concludere “Allegoria della nobiltà dell’ordine di Malta”, realizzata da Francesco De Mura (1696 – 1782), e altre due sue opere provenienti dalla raccolta d’Errico “Ritratto di Emanuela Vecchio” e “Addio di Enea a Didone”.
Orario: tutti i giorni 9.00 – 20.00. Mercoledì 11 – 20. Sabato 9.00 – 23.00. Chiusura biglietteria 19,30.

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