“In questo periodo, puntualmente, ai bordi delle strade più trafficate, spuntano come funghi venditori di prodotti ortofrutticoli. Il loro numero, in costante aumento, la tipologia di merce che propongono e il contesto in cui la vendita avviene suscitano forti preoccupazioni e alcune domande. Si tratta di situazioni regolari, in cui tutte le normative, da quelle quelle che disciplinano il commercio a quelle igieniche sanitarie, sono rispettate in modo da garantire al consumatore un acquisto sicuro o tra loro si celano degli abusivi?”.
A intervenire è Fiesa-Assofrutterie che chiede con forza agli Organi preposti alla vigilanza di esercitare un attento monitoraggio al fine di assicurare un rigoroso e pieno rispetto della normativa di settore.
“Ciò prima di tutto a tutela dei consumatori, dice Daniele Mariani, Presidente Nazionale di Fiesa Assofrutterie, oltre che per garantire l’osservanza delle norme che regolano la concorrenza, sia nei confronti degli agricoltori rispettosi di tali norme, che nei confronti dei commercianti. Va contrastata qualsiasi forma di abusivismo, sia da parte di chi non ha in alcun modo i requisiti, sia da parte di chi cerca di eludere le regole. La normativa di settore non lascia dubbi sul fatto che gli agricoltori debbano vendere i prodotti provenienti in misura prevalente dalle rispettive aziende, che siano iscritti al registro imprese, che vengano rispettate le normative igienico sanitarie. Troppo spesso si assiste invece a un’offerta commerciale costituita da produzioni agricole acquistate altrove”.
“Senza un rigoroso rispetto delle norme, aumentando in modo indiscriminato l’offerta si penalizzano ulteriormente i commercianti in sede fissa e ambulanti del settore ortofrutticolo già pesantemente colpiti dalla crisi. Possiamo parlare ormai di turbativa alla libera concorrenza del mercato, per questo è importante che si intensifichino i controlli”. Ha concluso Daniele Mariani, Presidente di Fiesa-Assofrutterie. “Come Confesercenti – ha aggiunto Mariani – stiamo studiando norme a tutela dei consumatori affinché non siano tratti in inganno quando acquistano prodotti lungo le strade o in aziende agricole immaginando di comprare prodotti del contadino: pensiamo sia giusto verso i consumatori vendere in scomparti separati i prodotti del fondo e quelli acquistati sul mercato per poi essere venduti all’ignaro acquirente. In questo senso Fiesa Assofrutterie sta lavorando ad una ipotesi di intervento che tenda ad agevolare i controlli da parte degli Organi di vigilanza circa la prevalenza della vendita dei prodotti propri dell’imprenditore agricolo rispetto a quelli acquistati presso terzi, oltre che allo scopo di impedire che il consumatore sia indotto in errore circa la diretta riconducibilità dei prodotti posti in vendita all’attività di produzione diretta da parte dell’imprenditore agricolo. Per questo è utile che i prodotti acquisti presso terzi debbano quanto meno essere collocati in aree o su scaffali separati dai prodotti del proprio fondo, ovvero identificati mediante cartelli o altri mezzi atti ad individuarne la diversa provenienza per la maggiore trasparenza al consumatore”.