
Con una nota a firma del Presidente Valter Giammaria la Confesercenti di Roma è nuovamente intervenuta verso l’Amministrazione comunale per manifestare la propria contrarietà sul Regolamento del commercio e chiedere di bloccare le sanzioni in atto verso gli esercenti alla luce delle contestazioni giudiziarie in atto e del periodo di sospensione tra il vecchio e il nuovo regolamento.
La nota prosegue affermando che “…facciamo seguito al cortese incontro dei giorni scorsi in cui le abbiamo rappresentato le difficoltà e il malessere degli operatori degli esercizi di vicinato alimentare e dei laboratori artigiani che prestano da anni, con gradimento crescente, servizio ai cittadini e ai turisti con la modalità del consumo di prodotti alimentari sul posto.
La Fiesa Confesercenti di Roma, associazione maggiormente rappresentativa degli esercizi di vicinato alimentare con laboratorio, firmataria dei contratti nazionale di lavoro, ha già manifestato la propria contrarietà alle disposizioni di cui al “Regolamento per l’Esercizio delle attività commerciali ed artigianali nel territorio della città storica” verso cui pendono già dei ricorsi, tra i quali quello promosso da Confesercenti Roma.
Come sa, nel merito la nostra Associazione contesta diversi profili del suddetto Regolamento che spinge alla chiusura circa 1.500 attività di vicinato alimentare con laboratori, nel solo centro di Roma, bruciando 10.000 posti di lavoro, mandando all’aria investimenti per oltre 200 milioni di euro, mettendo la città di fronte al rischio desertificazione di servizi alimentari essenziali…”
Leggi la lettera36.CR.2018