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Rincari bollette, un costo insostenibile per la Distribuzione alimentare

Il report del webinar Fiesa

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I rincari delle bollette energetiche sono stati al centro del webinar di Fiesa lo scorso 14 settembre. A parlare della gravità dell’emergenza sono intervenuti Daniele Erasmi, Presidente Fiesa, Marco Annarumi, Presidente Assodistribuzione, Luigi Frascà, Presidente Assomacellai, Davide Trombini, Presidente Assopanificatori, mentre gli esperti Fiesa Angelo Spanò e l’ing. Angela Parisi di Innova Energia hanno illustrato lo scenario e indicato alcune linee d’azione per fronteggiare l’emergenza.

Il Presidente Fiesa Daniele Erasmi ha evidenziato che gli aumenti stanno pesando fortemente sulla Distribuzione Alimentare e ne mettono a rischio gli equilibri. Erasmi ha ricordato che le imprese del settore debbono garantire l’approvvigionamento alimentare al paese, gestendo le catene del freddo e del caldo e tenendo aperte le imprese costantemente tutto il giorno con notevoli consumi energetici. Sono pertanto imprese strategiche, come si è dimostrato anche durante il lockdown per l’emergenza Covid-19, e dunque da garantire per il loro funzionamento. Per il Presidente Annarumi con i costi attuali, senza un intervento immediato, le piccole e medie imprese della distribuzione si troveranno a pagare una maxi-bolletta nella migliore delle ipotesi con i costi triplicati. Per il Presidente Frascà siamo di fronte ad una stangata insostenibile, che rischia di mettere fuori mercato migliaia di attività del settore carni, già in difficoltà per la forte contrazione dei consumi. Da qui alla fine dell’anno sarà molto complicato superare la crisi. Per il Presidente Trombini le misure messe in atto sono deboli e non tengono conto della durata della crisi: a fronte di crediti d’imposta e di possibili rateizzazione, non si valuta l’impossibilità per le piccole aziende della panificazione di far fronte ad un periodo prolungato di crisi. Dopo le prime rateizzazioni le aziende saranno in condizioni di crisi irreversibile. Il problema è muoversi oggi, rapidamente abbattendo il costo delle bollette con un intervento deciso dello Stato, a questo non ci sono alternative.

Il dr. Angelo Spanò e l’ing. Angela Parisi hanno rilevato che l’aumento dei prezzi è iniziato da settembre 2021, quando cominciano i primi segnali di tensioni internazionali legate alla fornitura gas e ai rapporti con la Russia. Lo scoppio della guerra Russia-Ucraina il 24 febbraio 2022 ha poi generato, in modo anche indiretto con le spinte speculative messe in campo dai mercati, continui rialzi dei prezzi, non sempre giustificabili con la disponibilità dei prodotti. Il fatto è che i prezzi del gas continuano a salire vertiginosamente a causa dei timori di carenze di approvvigionamento: il mercato teme che la fornitura all’Europa possa interrompersi completamente da un giorno all’altro. Le forti oscillazioni a rialzo e l’imprevedibilità che ha caratterizzato in questi mesi il mercato energetico ha portato: ad una drastica «riduzione» delle offerte a prezzo fisso; alla comunicazioni per cambio unilaterale dei contratti di fornitura; a richieste di depositi o fideiussioni; al blocco di nuove acquisizioni clienti. Questo ha generato situazioni di grandi difficoltà per i fornitori/venditori di energia con numerose chiusure per insolvenza. Anche i fornitori di energia, infatti, sono tutt’altro che favoriti da questa situazione perché devono acquistare con almeno 2-3 mesi di anticipo (rispetto all’incasso previsto dai clienti) la materia prima a prezzi10-12 volte superiori all’anno scorso e devono dare garanzie e fideiussioni. Difatti il PUN è passato da 54,77 €/MWh di gennaio 2021 a 531,69 €/MWh di agosto 2022.

A fronte di queste tensioni ed aumenti, i due relatori hanno ripercorso gli interventi messi in campo dal Governo finalizzati ad arginare i prezzi e ad azzerare gli oneri generali di sistema nel settore elettrico anche per il iv trimestre 2022 e l’iva sul gas al 5% anche per il iv trimestre 2022, riduzione degli oneri generali nel settore del gas anche per il iv trimestre 2022, a preveder il bonus sociale famiglie e a varare il credito d’imposta: 1) prima istituzione solo per le imprese energivore al 20% e poi aumentato al 25%; 2) prima istituzione solo per le imprese gasivore; 3) istituzione per le imprese con potenza uguale o maggiore di 16,5 kw per i consumi di energia previsto al 12% e poi aumentato al 15%; 4) istituzione per le imprese, non gasivore, con consumo di gas di un credito previsto al 20% e poi aumentato al 25%. Il Governo poi ha varato disposizioni per la realizzazione di nuova capacità di rigassificazione, contributo per extraprofitto per le imprese energetiche e la sospensione delle modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di energia elettrica e gas naturale fino al 30 aprile 2023. Nel dettaglio il Governo italiano è intervenuto per accelerare lo stoccaggio di gas naturale, semplificare le procedure autorizzative per gli impianti Fer, per l’incremento della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per il settore agricolo, per disposizioni in materia di autoconsumo e comunità energetiche rinnovabili, per valutazione utilizzo centrali a combustibili fossili, per la semplificazione delle procedure autorizzative per gli impianti offshore, per il miglioramento delle prestazioni energetiche degli immobili della pubblica amministrazione, l’incremento efficienza energetica pubblica illuminazione, per il bonus carburanti dipendenti, per l’intervento di abbattimento accise benzina. Nel solo settore energetico sono stati impegnati dal governo circa 30 miliardi.

Il sistema Confesercenti, con le proprie sedi territoriali e gli uffici preposti e il Consorzio Innova Energia, per fronteggiare la grave crisi, ha svolto – e svolge – attività di 1) analisi dei mercati energetici 2) analisi del contesto normativo e utilizzo degli strumenti pubblici varati 3) valutazione scritta del possibile risparmio per le singole utenze associate 4) consulenza su interventi di efficienza energetica 5) consulenza per usufruire del credito d’imposta 6) affiancamento territoriale nel supportare le imprese di fronte al caro bollette 7)  previsto un plafond di interventi a favore delle imprese associate.

Il Consorzio, che attualmente assiste e rifornisce circa 4 mila imprese, resta a disposizione per ogni richiesta di consulenza e assistenza energetica.

In conclusione dei lavori sono state riepilogate le richieste di Confesercenti al Governo:

  • di un price cap di luce e gas sulla medie delle bollette del 2021
  • finanziamento a tasso zero con rateizzazione a 5 anni, senza interessi, per pagare le bollette
  • aumento credito fiscale sull’energia elettrica al 25% per uniformarlo con le imprese energivore ed estenderlo a tutte le tipologia di impresa e con qualsiasi potenza installata
  • semplificazione del credito d’imposta, eliminando la fase di verifica dei requisiti sull’aumento dei costi
  • obbligo in capo al fornitore di fornire il calcolo se il cliente è stato in fornitura nell’intero trimestre oggetto di calcolo (2 e 3 trimestre2022)
  • estensione al 4 trimestre dei crediti fiscali per consumi energia elettrica e gas (con posticipo della scadenza al 30/04/2023)
  • finanziamento per audit energetici e corrispondenti interventi per efficienza energetica

Gli interessati a ricevere informazioni e consulenza sul caro energia possono riferirsi alle sedi territoriali di Fiesa Confesercenti e al Consorzio Innova Energia Tel. 0547 75621 Fax 0547 700034 e-mail: [email protected] – www.innovagruppo.it