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Prezzi ortofrutticoli, condizioni meteo e difficoltà logistiche non siano alibi per speculazioni. Governo vigili e allerti sistemi di sorveglianza

ortofrutta“Gli aumenti dei prezzi dei prodotti ortofrutticoli se da un lato rispondono certamente alle difficoltà meteo e al venir meno di molti prodotti sui mercati e alle problematiche della logistica dei trasporti causate dalle nevicate e dalle gelate, dall’altra si prestano a fare da alibi alle speculazioni”.
E’ quanto afferma il Presidente di Assofrutterie Fiesa Confesercenti, Daniele Mariani che aggiunge: “E’ già da alcuni giorni che si notano tensioni che non possono essere che speculative. Segnaliamo che su tanti prodotti si sono rilevati aumenti anche del 2-300%: non sono giustificati in nessun modo, né dal maggior consumo di carburante per riscaldare le serre né dai trasporti difficoltosi poiché sono significativamente aumentati anche i prodotti di località non interessate dalle cattive condizioni meteo. E’ evidente che ci sono in azione lungo la filiera elementi di speculazione che si riverberano negli acquisti:  chi ne fa le spese è il consumatore e la distribuzione al minuto che si vede scaricare gli aumenti e comunque deve diminuire la marginalità per poter mantenere attrattività competitiva. Chiediamo alle Autorità di vigilare ed allertare i sistemi di monitoraggio e verifica dei meccanismi di mercato. Perché se è vero che questo è quello che accade quando ci sono delle carenze di merce, ed è per questo che le importazioni servono al nostro mercato, per calmierare i prezzi, è anche vero che ci sono anomalie sulle quali le Autorità debbono vigilare.”
Se l’impennata di questi giorni di freddo  segue un anno di deflazione che ha tagliato i consumi a tavola, i prezzi all’origine degli ortaggi nella seconda settimana di gennaio mostrano aumenti medi del 113% rispetto alla stessa settimana dell’anno passato, e aumenti del +30% rispetto alla settimana precedente. Cipolle e patate gli unici beni in discesa. La frutta insieme agli agrumi segna un incremento dei prezzi all’origine rispetto all’anno precedente di circa il 20% (seconda settimana di gennaio).

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Prezzi all’origine ortaggi e frutta
(seconda settimana di gennaio)

Prodotto

Prezzo

Variaz. su Sett. Prec.

Variaz. su Sett. Anno Prec.

Agli

3,18 €/Kg

5,4%

33,70%

Carciofi

0,42 €/Capolino

4,20%

88,20%

Carote

0,22 €/Kg

63,40%

6,30%

Cavolfiori

0,53 €/Kg

30,40%

114,70%

Cavoli broccoli

0,70 €/Kg

115,40%

211,10%

Cetrioli serra

0,78 €/Kg

40,90%

106,70%

Cipolle

0,24 €/Kg

0,80%

-30,10%

Finocchi

0,42 €/Kg

47,30%

74,20%

Indivia

0,49 €/Kg

39,00%

73,10%

Lattuga

0,85 €/Kg

34,00%

172,40%

Melanzane serra

1,95 €/Kg

13,00%

403,20%

Patate comuni

0,41 €/Kg

0,50%

-7,90%

Peperoni serra

0,90 €/Kg

20,00%

84,60%

Pomodori serra

1,65 €/Kg

17,20%

178,90%

Radicchio

0,74 €/Kg

62,30%

110,80%

Sedani

0,28 €/Kg

22,20%

77,40%

Spinaci

0,83 €/Kg

31,60%

40,40%

Zucchine serra

2,28 €/Kg

36,20%

296,70%

Fonte: Ismea prezzi settimanali all’origine

Prodotto

Prezzo

Variaz. su Sett. Prec.

Variaz. su Sett. Anno Prec.

Kiwi

0,96 €/Kg

-5,10%

11,90%

Mele

0,64 €/Kg

1,20%

3,80%

Pere

0,98 €/Kg

0,20%

1,50%

Fonte: Ismea prezzi settimanali all’origine

 

Prodotto

Prezzo

Variaz. su Sett. Prec.

Variaz. su Sett. Anno Prec.

Arance

0,32 €/Kg

4,90%

32,30%

Clementine

0,35 €/Kg

25,20%

5,50%

Limoni

0,41 €/Kg

0,00%

12,30%

Mandarini

0,41 €/Kg

-2,40%

74,60%

Fonte: Ismea prezzi settimanali all’origine