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Pasqua per la seconda volta in quarantena

Fiesa Confesercenti: bene le previsioni delle vendite degli esercizi di vicinato, sempre in difficoltà la panificazione

Pasqua nel segno dell’incertezza. La zona rossa in gran parte d’Italia porta alla rinuncia a trascorrere il week end nelle seconde case o alla gita fuori porta per Pasquetta. Così gli italiani si consoleranno per la seconda Pasqua consecutiva in quarantena confermando la scelta di premiare la grande tradizione gastronomica. A tavola porteranno i prodotti del territorio e le tipicità locali insieme ai grandi prodotti delle ricorrenze, uova e colombe, non rinunciando a produzioni domestiche di dolci e torte.

Secondo un sondaggio di Fiesa Confesercenti svolta tra i negozi specializzati  alimentari (gastronomie, supermercati, macellerie, pescherie, frutterie e forni) si presentano sostenute le previsioni dei consumi  di carni, pesce, ortofrutta di stagione e dei dolci tipici della tradizione pasquale territoriale.

La Pasqua obbligatoriamente domestica attesta, dunque, consumi in linea con quanto accaduto l’anno scorso. Sebbene le previsioni confermino che i consumi rimangono concentrati negli ultimi giorni, la dinamica della spesa attesa esce consolidata.  Gli imprenditori dell’alimentare di vicinato confermano le attese una Pasqua all’insegna della tradizione con i primi del ricettario regionale e carni o pesce, a seconda delle zone, accompagnati da asparagi, carciofi e insalate a far da contorno seguiti da dolci e vini locali con la fragolata finale.

Per quanto riguarda le carni, i consumi attesi di agnello sembrano ridimensionati, vista anche la crescente pressione degli animalisti che fanno forte presa su giovani e bambini, bene la tenuta della domanda di arrosto di vitello e dei salumi, dal crudo al cotto, ai salami da accompagnare con le fave e il pecorino, le salsicce per la grigliata. Non mancherà la consueta corallina pasquale accompagnata da ottimi formaggi locali. Ancora una volta di fronte a emergenze gravi la macelleria tradizionale rappresenta un punto di sicurezza certa. In questo sta molto aiutando il servizio a domicilio.

 Per il settore ittico saremo in linea con i consumi in lockdown dello scorso anno con più organizzazione e programmazione anche dei clienti che hanno già formalizzato le prenotazioni. Si denota una certa stanchezza e insofferenza della clientela per la situazione complessiva, che a Pasqua vuole darsi una gratificazione ricercando cibi e vini di nicchia e prodotti del pescato locale. Nelle previsioni dei consumi, il pesce è percepito come un alimento sano e leggero particolarmente indicato in questo periodo in cui il consumatore è obbligato ad una vita sedentaria.

Anche per il settore ortofrutticolo i consumi si prevedono in  linea con  quelli dello scorso anno, con acquisti di ortofrutta di qualità coerenti con  l’incremento delle vendite che si è avuto rispetto lo stesso periodo del 2020. Come già anticipato la faranno da padrone gli asparagi, i carciofi, ma andranno bene anche cavoli e broccoli, con arance, che visto il periodo sono ancora molto ricercate, e le  fragole, che sembrano diventate le regine della Pasqua. Questo potrebbe comportare tensione sui prezzi che al momento appaiono stabili.

La panificazione tradizionale se da un lato paga il confinamento domestico che dà luogo ad autoproduzioni di pane e torte, recupera bene sul fronte della vendita dei pani speciali, ai cereali, con la grissineria, focacce, pizze, dolci tradizionali, biscotteria, ma anche uova e colombe artigianali. Su questo fronte bene le prenotazioni a testimoniare che gli italiani costretti a casa si auto gratificano con prodotti di qualità accompagnati da vini e spumanti dei territori.

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