E’ stato firmato oggi presso la sede del Ministero della Pubblica Istruzione il Protocollo d’Intesa per favorire l’alternanza scuola lavoro, ai sensi della Legge 107/2015.
Ad appore la firma le delegazioni di Fiesa Confesercenti, guidata dal Vice Presidente Raffaele Viggiani, e del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, guidata dalla Dottoressa Carmela Palumbo.
La sottoscrizione del Protocollo d’Intesa avviene dopo un lungo ed articolato confronto tra le parti e rientra tra le finalità istituzionali del MIUR che si richiama alla diffusione di forme di apprendimento basato sul lavoro di alta qualità, che è al cuore delle più recenti indicazioni europee in materia di istruzione. Dall’altra parte tale indicazione incrocia le scelte del programma di lavoro della Federazione per avvicinare le nuove generazioni alle delicate e complesse professioni dell’alimentazione, tema sempre più attuale nel dibattito pubblico contemporaneo.
L’accordo, fortemente voluto dagli operatori di Fiesa, è volta a rafforzare la promozione del potenziamento dell’offerta formativa delle scuole italiane, attraverso la realizzazione di percorsi in alternanza scuola-lavoro – destinati agli studenti frequentanti il terzo, il quarto e il quinto anno di Istituti Tecnici, Professionali e Licei. Una platea di grande importanza che potenzialmente si rivolge a tantissimi studenti in Italia. Il Protocollo vuole assicurare l’acquisizione di conoscenze professionali e lo sviluppo di competenze di base per il conseguimento di profili spendibili nel mercato del lavoro e sempre più richiesti.
Per Fiesa la firma del documento si pone all’interno di una strategia mirata a favorire il passaggio generazionale nelle PMI alimentari, su un versante di rinnovata professionalizzazione e forte innovazione.
“La firma di oggi – ha dichiarato Raffaele Viggiani, Vice Presidente Fiesa Confesercenti – è importante sia per mettere i ragazzi a conoscenze delle nostre competenze sia per le nostre aziende, che storicamente soffrono di un ricambio generazionale, a confrontarsi con visioni moderne e di nuove modalità operative e tendenze alimentari. E’ un risultato cui annettiamo grande importanza, che auspichiamo possano essere promosse a livello nazionale dalle nostre strutture territoriali a favore delle aziende.”
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