Il dibattito organizzato da Fiesa Confesercenti in occasione della presentazione del libro “L’alimentazione equilibrata”
Oggi, a Roma, è stato presentato il libro “L’alimentazione equilibrata” dei Professori Eugenio Del Toma e Agostino Macrì, un evento organizzato da Fiesa, la Federazione Italiana degli Esercenti del Settore Alimentare aderente a Confesercenti. Ha aperto i lavori il saluto del Presidente della Confesercenti Massimo Vivoli che ha sottolineato il ruolo di servizio di vicinato primario svolto proprio dai negozi alimentari. “Continua ad avanzare la desertificazione urbana e chiudono per sempre i piccoli negozi, anche alimentari, cuore pulsante dei nostri territori e che svolgono un servizio insostituibile, garantendo la qualità della vita urbana. Per questo voglio ricordare, in questa occasione, che oggi incontreremo il Governo per discutere la nostra proposta che riguarda l’introduzione di affitti a canone concordato e cedolare secca per le imprese che aprono in uno degli oltre 600mila locali ormai sfitti per ‘mancanza’ di attività in tutta Italia”.
Nel corso dell’incontro che ha visto il contributo di esperti dell’alimentazione e dei rappresentanti delle imprese di distribuzione alimentare il Coordinatore della Fiesa Gaetano Pergamo ha parlato della “messa a punto di un Osservatorio sulla Sicurezza Alimentare e di uno Sportello Sicurezza Alimentare che presto verrà attivato presso le strutture Confesercenti, proprio nell’ottica del possibile ruolo svolto dagli imprenditori del settore alimentare specialisti dell’alimentazione nell’ambito dell’educazione alimentare”. Per il Presidente di Fiesa Giampaolo Angelotti la giornata di lavori ha rappresentato “un confronto molto importante per far capire quanto sia fondamentale lavorare insieme e collaborare per una corretta divulgazione dei temi legati all’alimentazione a vantaggio, prima di tutto, dei cittadini e dei consumatori”.
La diffusione dei disturbi alimentari, attraverso modelli alimentari troppo aggressivi e consumistici, sta assumendo nei paesi sviluppati sempre più i connotati della pandemia, con le conseguenti problematiche sanitarie, sociali ed economiche che interessano la collettività. Per questo il Professore Eugenio Del Toma ha sottolineato che “il consumatore deve essere educato a mangiare e bere il giusto, il buono ed il genuino: questo può fornire un contributo importante alla salute ed al benessere, smettendo di scaricare sul cibo la colpa di uno stile di vita errato”. Mentre il Professore Agostino Macrì ha evidenziato che “in Europa ci sono 300mila casi di intossicazione da cattiva conservazione del cibo. E’ fondamentale far comprendere ai consumatori l’importanza di conservarlo correttamente e di rispettare una corretta prassi igienica”.
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Rassegna Stampa
Alimenti: Del Toma, in Italia manca cultura sicurezza dei cibi. Facile creare ‘pregiudicati’ ma nessun prodotto e’ del tutto buono o cattivo, rischi tossinfezioni sottostimati
Roma, 9 mar. (AdnKronos Salute) – Carne acquistata al mattino e tenuta a temperatura ambiente per ore, prima di finire in pentola. Confezioni aperte che giacciono in frigo per giorni, formaggi che fanno la muffa. In Italia “manca ancora la cultura della sicurezza del cibo. Ci si preoccupa per la presenza di alcune sostanze ormai demonizzate, spesso senza che se ne conosca il perché o senza motivi reali. Mentre non si pensa alle tossinfezioni alimentari, che colpiscono migliaia di persone”. Lo sottolinea all’AdnKronos Salute lo specialista in Scienza dell’alimentazione Eugenio Del Toma, autore insieme ad Agostino Macrì del libro ‘L’alimentazione equilibrata’, intervenuto oggi a Roma a un incontro organizzato da Fiesa Confesercenti su dieta e disturbi alimentari.
“Sono convinto che, se aumenta la conoscenza e la preparazione dei consumatori, vinceranno i migliori: quegli esercenti che, per produrre i propri alimenti, metteranno più impegno e useranno ingredienti di qualità. Oggi esistono ancora molti falsi miti, come quello secondo cui la natura è sempre buona. Mentre invece da lì arrivano microbi e patogeni. Insomma, l’informazione è cruciale per la sicurezza. E ancora oggi purtroppo si fanno tanti, troppi errori nella conservazione dei cibi, che aprono la strada ai germi e ad altri pericoli per la salute”, sottolinea Del Toma.
Altro errore “le mode alimentari, che portano a demonizzare questo o quell’alimento. I cibi del commercio – sottolinea – non fanno né bene né male: è la quantità ‘che fa il veleno’. Ma soprattutto è sbagliato il nostro stile di vita: siamo progettati per muoverci di più. E’ troppo facile creare un ‘pregiudicato’ – dice l’esperto – Se poi guardiamo bene, quasi mai ci sono basi scientifiche per dire che qualcosa fa male di per sé. Il problema è la quantità consumata, e il fatto che ormai ci si muove troppo poco. Non è un caso che io parli di dieta equilibrata”.
Per Del Toma, il cui libro è stato distribuito in alcune scuole per chef, la cultura è la soluzione. L’informazione è cruciale per scelte e comportamenti salutari, ma anche su misura in base all’età, all’attività fisica e alle esigenze dei singoli. “Che sono diverse a 10, 20, 50 e 80 anni”, precisa. E non stupisce la diffusione dei disturbi alimentari: un terzo della popolazione italiana è in sovrappeso e il 9,7% obesa, hanno ricordato gli esperti nell’incontro di oggi. Crescono poi problemi come anoressia e bulimia. “Ecco perché sono convinto che la cultura e l’informazione siano preziose in questo campo”, conclude.