Fiesa Confesercenti, Erasmi: un risultato importante a lungo atteso
Con l’approvazione del DL Aiuti oggi al Senato, diventa legge il tetto del 5% alle commissioni a carico degli esercenti ( esercizi di vicinato, supermercati e ipermercati e bar, ristoranti) nelle gare per l’acquisto dei buoni pasto destinati ai dipendenti pubblici.
La prossima gara Consip (BP10) del valore di oltre 1,2 miliardi di euro sarà quindi il vero banco di prova per valutare l’efficacia di queste nuove regole nel segnare una profonda discontinuità con le precedenti gare che hanno portato a commissioni addirittura superiori al 21%.
Questo è il primo risultato del lavoro che ha visto unite le associazioni del commercio e della ristorazione – ANCC-Coop, ANCD-Conad, Federdistribuzione, Confesercenti e FIPE e FIDA -Confcommercio – per rispondere al disagio di migliaia di imprese costrette a pagare una tassa occulta del valore di centinaia di milioni di euro per assicurare il servizio ai lavoratori che utilizzano ogni giorno il buono pasto.
Il secondo obiettivo è quello della riforma strutturale del sistema dei buoni pasto, per intervenire anche sulle gare private che oggi non sono interessate dal provvedimento appena approvato e che, tuttavia, valgono due terzi del mercato. Occorre adottare modelli di regolazione mutuati da altri Paesi europei, mettendo al centro la salvaguardia del valore reale del buono pasto, da quando viene acquistato dal datore di lavoro a quando viene speso dal lavoratore. Ed è bene ricordare che questo strumento prevede già importanti vantaggi sia per il datore di lavoro con la decontribuzione, sia per il lavoratore con la defiscalizzazione.
In vista della prossima Legge di Bilancio, proseguirà l’interlocuzione con il MEF per porre fine alle pesanti distorsioni che oggi caratterizzano il mercato dei buoni pasto in Italia.
“E’ un primo passo importante, a lungo atteso dalla categoria degli esercizi di vicinato alimentare- dice Daniele Erasmi, Presidente Fiesa Confesercenti – che peraltro hanno margini bassissimi. Certamente il passaggio parlamentare della conversione in legge del DL Aiuti mette fine ad una situazione di evidente abuso di posizione dominante da parte delle società emettitrici che esercitavano un potere di forte condizionamento del mercato scaricando su esercenti e consumatori maggiori costi e oneri impropri.”