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La nuova Sabatini per lo sviluppo delle PMI

Il Ministero dello Sviluppo Economico, con Decreto 25 gennaio 2016 adottato di concerto con il Ministero delle Finanze, ha dato attuazione all’art. 2 comma 5 DL c.d. ‘del Fare’ n. 69/2013 e ss. (Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia), istitutivo come è noto del contributo agevolato c.d. ‘nuova Sabatini’ per gli investimenti da parte di Micro, Piccole e Medie Imprese nell’acquisto di nuovi beni strumentali (macchinari, impianti e attrezzature), rimodulando tale strumento per il 2016 in relazione ai finanziamenti bancari.
Tale rimodulazione è stata disciplinata nel dettaglio dal Ministero stesso con Circolare direttoriale attuativa del 23 marzo 2016, n. 26673 (Beni strumentali ‘Sabatini Ter’ – Termini e modalità di presentazione delle domande per la concessione e l’erogazione del contributo), che fornisce alle aziende interessate le istruzioni e la modulistica ritenute necessarie per accedere alle relative agevolazioni inoltrando l’istanza a partire dal 2 maggio 2016 secondo le modalità operative di cui al link:
http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/normativa/circolari-note-direttive-e-atti-di-indirizzo/2034296-circolare-direttoriale-23-marzo-2016-n-26673-beni-strumentali-sabatini-ter-termini-e-modalita-di-presentazione-delle-domande-per-la-concessione-e-l-erogazione-del-contributo.
In via preliminare, sulla base del combinato disposto tra il Decreto interministeriale 25/1/16 e la Circolare applicativa 23/3/16 appena richiamati, si chiarisce al riguardo quanto segue:

1. La CDP (Cassa Depositi e Prestiti) ha costituito un plafond di risorse utilizzabili dalle banche aderenti alle Convenzioni MSE-ABI-CDP per concedere alle MPMI, sino al prossimo 31 dicembre 2016 ed a fronte degli anzidetti investimenti in beni strumentali, finanziamenti di importo compreso tra € 20.000 e € 2 milioni;

2. Il MSE concederà a sua volta in favore delle stesse MPMI un contributo, in relazione agli investimenti realizzati, pari all’ammontare degli interessi calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali – al tasso del 2,75% annuo – per cinque anni;

3. Sarà facoltà delle MPMI interessate avvalersi del Fondo di garanzia PMI sino all’80% dell’ammontare del finanziamento bancario, con priorità di accesso.

Per quanto attiene ai requisiti di partecipazione, potranno beneficiare delle agevolazioni di cui al citato Decreto Interministeriale 25 gennaio 2016 le imprese che, alla data di presentazione della domanda:

* Siano regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle imprese (o nel Registro imprese di pesca), salvo restando che le aziende non residenti nel territorio italiano dovranno possedere la personalità giuridica riconosciuta dallo Stato in cui abbiano la sede e risultante dall’iscrizione nel corrispondente Registro camerale;

* Risultino essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non trovandosi dunque in stato di liquidazione volontaria né soggiacendo a procedure concorsuali;

* Non rientrino tra i soggetti che hanno ricevuto e poi non rimborsato – o depositato su un conto bloccato – gli aiuti individuati dalla Commissione UE come illegali od incompatibili;

* Non si trovino infine in condizioni tali da appartenere al novero delle ‘imprese in difficoltà’, così come definite dalla stessa Commissione con il vigente Regolamento Generale UE di Esenzione per Categoria (c.d. ‘GBER’) n. 651/2014.

N.B.: sono espressamente escluse dallo strumento agevolato ‘nuova Sabatini’ le sole imprese operanti nel settore delle attività finanziarie ed assicurative, classificate nella sezione K delle attività economiche ATECO 2007.

E’ appena il caso di precisare che le aziende aspiranti beneficiarie delle agevolazioni in argomento dovranno disporre, alla data di presentazione della domanda, di almeno una sede operativa in Italia. In caso contrario, dovranno procedere alla relativa apertura entro il termine assegnato per ultimare l’investimento, pena la revoca di eventuali contributi già acquisiti.
A tal proposito, si ricorda nuovamente che a fronte del finanziamento bancario sarà concesso ad ogni azienda beneficiaria un equivalente contributo di durata quinquennale, pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati in via convenzionale su sovvenzioni al tasso d’interesse del 2,75%, salvo restando che il MSE determinerà l’importo dell’aiuto secondo le modalità tecniche di calcolo di cui all’anzidetta Circolare direttoriale attuativa del 23 marzo 2016, n. 26673.
Si informa altresì che le agevolazioni per l’acquisto di beni strumentali saranno concesse entro la soglia dell’intensità di aiuto massima concedibile in rapporto agli investimenti realizzati, in conformità all’art. 17 predetto Regolamento UE n. 651/2014 (GBER), oppure al Regolamento UE n. 702/2014 (Imprese agricole), oppure ancora al Regolamento UE n. 1388/2014 (Imprese della pesca e dell’acquacoltura).
Si ricorda infine che la concessione del finanziamento potrà essere assistita dal Fondo di garanzia presso il MSE (Intervento pubblico sul credito alle PMI italiane), proporzionalmente alle effettive condizioni di operatività del Fondo stesso, entro la misura massima pari all’80% dell’ammontare del finanziamento.
Si intende che le relative richieste di garanzia saranno esaminate in via prioritaria dal competente Consiglio di gestione, di cui all’art. 1 comma 48 lett. a) Legge n. 147/2013 e ss. (Stabilità 2014).

Per ulteriori informazioni rivolgersi alle sedi Confesercenti.