Al Galata di Genova i collages tridimensionali di Gianni Lodi
Legni e oggetti sottratti dal mare alla vita di tutti i giorni ritornano alla terra dopo lunghi viaggi fra i flutti. E raccontano storie di uomini e cose. Fino al 6 settembre prossimo alla Galleria delle Esposizioni del Galata Museo del mare di Genova, i pesci di grandi dimensioni che l’artista Gianni Lodi ha realizzato utilizzando legni e altri materiali approdati sulla spiaggia sotto la sua casa-studio di Framura sono i protagonisti della mostra “Pesci fuor d’acqua” curata da Enrico Formica. Le opere in mostra rimandano all’iconografia delle culture arcaiche: totem, bucrani, maschere cerimoniali, anatomie umane. Nel loro insieme, propongono un dialogo fra la ruvida energia dei legni consumati dal mare e l’ironia degli oggetti quotidiani usati fuori contesto. Quelli in mostra, sono pesci disperati ma bellicosi, che invitano a reagire in difesa di un ambiente costantemente violato.
I maestri del Rinascimento in mostra ad Ancona
Ventuno sculture e quattro tele, di artisti come Donatello, Verrocchio, Della Robbia, Veronese, Giambologna, sono esposte fino al 4 ottobre alla Mole Vanvitelliana di Ancona nella mostra “Il Rinascimento oltre l’immagine”, promossa e organizzata dal Museo Tattile Statale Omero di Ancona e dal Museo Privato Bellini di Firenze. Le opere appartengono alla famiglia Bellini, dinastia di collezionisti fiorentini da più di sei secoli. Per la prima volta ad Ancona, gli inediti giovanili di Donatello, “Madonna con Bambino”, terracotta policroma caratterizzata da una forte espressività dei volti, tipica dell’artista agli esordi, e di Verrocchio, “Testa di Cristo”, terracotta dal grande pathos nell’espressione dolente del Cristo, molto in voga nell’iconografia europea a partire dalla seconda metà del XIV secolo. Da ammirare anche le candide ceramiche della famiglia Della Robbia, l’iconico “San Giovannino Benedicente” e la leggiadra “Dovizia”; la “Coppia di Putti” di Baccio Bandinelli e la tela di Paolo Veronese “Trasfigurazione di Cristo”. In esposizione anche opere più antiche, come un rarissimo Cristo benedicente del XII secolo in legno policromo.
Al Riso di Palermo esposizione “Viaggio in Sicilia”
Fino al 2 agosto, il museo d’arte contemporanea Riso presenta a Palermo la mostra collettiva “Viaggio in Sicilia. Quando il paesaggio è in ascolto”, pensata appositamente per la Cappella dell’Incoronazione, spazio “out” del museo per eventi speciali. Il progetto, ideato e prodotto da Planeta, a cura di Valentina Bruschi, rientra nell’ambito delle attività multidisciplinari programmate dal direttore di Riso, Valeria Patrizia Li Vigni, per la valorizzazione dell’arte contemporanea, il rafforzamento e la coesione con il territorio. Sono presentati in mostra i lavori inediti, ispirati dal viaggio, di artisti che utilizzano linguaggi diversi – pittura, scultura, fotografia, installazione e suono – e scelti per la loro particolare sensibilità verso tematiche legate alla natura e al paesaggio: Adrianna Glaviano (New York, 1989), Paula Karoline Kamps (Bergisch Gladbach, Germania, 1990), John Kleckner (Iowa, 1978), Carlo e Fabio Ingrassia (Catania, 1985) e Ignazio Mortellaro (Palermo, 1978).