Il prossimo 5 luglio in Abruzzo, sulla costa dei Trabocchi, Fiesa Confesercenti, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil illustreranno con una iniziativa nazionale il nuovo CCNL della panificazione rinnovato lo scorso 31 maggio a Roma, per le circa 25mila imprese e i 100mila addetti. Il rinnovo del CCNL di settore è giunto dopo una lunga e difficile trattativa, articolata e complessa, seguita alla scadenza del Contratto che terminava la sua vigenza il 31 dicembre 2018, con in mezzo la lunga fase di pandemia e l’inizio della guerra in Ucraina.
Il confronto è stato molto complicato anche per le vicende esterne al tavolo negoziale anche se le trattative non hanno mai smesso di proseguire con i tavoli tecnici. La lunga pandemia ha messo in evidenza alcune rigidità contrattuali nella gestione del personale con funzioni aziendali che è risultato difficile coprire, come il lavoro intermittente per il delivery che è divenuta un’importante modalità operativa delle aziende. A queste ed altre difficoltà il nuovo Accordo di rinnovo fornisce delle risposte puntuali in termini di innovazione della contrattualistica prevedendo una disciplina sperimentale del lavoro intermittente per il delivery.
Nonostante le grandi difficoltà, da quelle dell’andamento dei consumi agli aumenti energetici, al rincaro delle materie prime, a cominciare dal grano, in un moneto in cui ai nostri confini è in atto una guerra, rinnovare il contratto è stato un segnale ai nostri dipendenti di vicinanza tra aziende e lavoratori che si ritrovano dalla stessa parte: continuare le attività di produzione quale attività essenziale per la sicurezza alimentare di tutti. Le parti negoziali hanno ricondotto al Tavolo contrattuale la centralità delle politiche del lavoro, valorizzato il secondo livello contrattuale, riconosciuto un ruolo importante alla bilateralità, a cui hanno annesso importanti compiti nel sostegno al welfare e alle attività in campo formativo e in tema di solidarietà alle imprese, migliorato l’apprendistato, il lavoro a tempo determinato e il lavoro stagionale, valorizzato l’importante capitolo della classificazione e dell’intercambiabilità delle mansioni fondamentali per le piccole imprese e per la flessibilità aziendale.
Presentiamo un rinnovo contrattuale equilibrato nel quale abbiamo ottenuto un buon risultato per le nostre aziende sia artigiane che industriali in materia di gestione del personale. Sicuramente il rinnovo del Contratto, in questo periodo di grandi incertezze, può essere uno strumento di riferimento per tutta la Categoria. È un segnale importante che diamo anche alle Istituzioni in quanto parte integrante del rinnovo è la condivisione di un Avviso comune sulla crisi del settore dove si richiede un Tavolo interministeriale che affronti la crisi, vari provvedimenti a sostegno della panificazione italiana così come accade in altri paesi europei, riconosca il lavoro usurante e le malattie professionali. Oggi partiamo proprio da qui, dall’Avviso comune, parte integrante del rinnovo del CCNL per rilanciare alle Istituzioni la necessità di un piano di intervento per il sostegno alla panificazione artigiana e per la sicurezza alimentare nazionale. E’ in questo senso un Contratto che guarda al futuro e agli investimenti, per affrontare al meglio le nuove esigenze di un mercato in continua evoluzione, ma che chiama anche le istituzioni a volgere la propria parte.