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Riunito al Mipaaf il tavolo ortofrutticolo

Riforma Pac e attuazione PNRR al centro dell’incontro con Regioni e Associazioni di categoria

Si è riunito mercoledì 21 luglio 2021 il Tavolo Ortofrutticolo istituito dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali tra le Pubbliche Amministrazioni e le Associazioni di categoria del Settore per discutere della Riforma della PAC (Politica Agricola Comune) e dell’ impatto sul Settore e dell’ Attuazione del PNRR.

In apertura del tavolo il Ministero ha introdotto i lavori evidenziando la notevole rilevanza del Settore Ortofrutticolo italiano, caratterizzato tra l’altro da un Valore della produzione pari a € 11,9 miliardi e da un Volume della produzione di circa 24,0 milioni di tonnellate, con un aumento dell’Export nel 2020 anche per effetto dell’emergenza epidemiologica. Entrando nel merito dell’incontro, ossia la riforma della Riforma della PA),  la competente Direzione MIPAAF, nell’ambito di una necessaria valutazione complessiva dei fabbisogni riconducibili al settore Ortofrutticolo, ha ricordato in premessa il sensibile incremento del Valore della produzione commercializzata dalle OP (Organizzazioni dei Produttori) riconosciute, che a titolo esemplificativo nel solo 2019 è stato pari a circa € 6,2 miliardi, ammontare corrispondente al 50% del Valore della produzione ortofrutticola nazionale. Il dicastero ha quindi  illustrato le principali novità introdotte dalla Riforma della PAC e riguardanti il Settore ortofrutticolo, tra le quali sono state evidenziate la previsione dei “contenuti minimi” che dovranno caratterizzare i prossimi Programmi Operativi (ad es. concentrare l’offerta ed immettere la produzione sul mercato, promuovere ed implementare pratiche ecosostenibili volte anche a mitigare i cambiamenti climatici etc.), l’ampliamento della durata massima dei medesimi Programmi da cinque a sette anni, nonché la maggiore “ambizione ambientale” dei Programmi stessi, che implica tra l’altro sia l’aumento della percentuale minima di spesa da destinare ad interventi di carattere “agroambientale”, dal 10% al 15%, sia l’introduzione di una nuova percentuale minima di impegno finanziario, pari al 2%, da dedicare necessariamente alla sperimentazione di metodi produttivi ecocompatibili. Dal confronto con le Regioni e le Associazioni di categoria presenti al Tavolo è emersa una sostanziale condivisione per l’anzidetto “pilastro” della sostenibilità ambientale, poiché il Settore agricolo è attualmente in sofferenza, non solo per via delle ben note patologie fitosanitarie che spesso ostacolano l’operatività delle unità aziendali in ambito ortofrutticolo, ma anche a causa dei mutamenti climatici, che parimenti determinano fenomeni di ancor più devastante frequenza per i raccolti  (ad es. le c.d. “gelate primaverili” di appena alcuni mesi or sono) e per la logistica (ad es. l’incidenza deleteria del “dissesto idrogeologico” sulle principali infrastrutture). La richiesta scaturita  è che  il comparto ortofrutticolo deve essere tutelato, per l’avvenire, tramite l’approvazione congiunta di Strategie di medio e lungo periodo, da concertare tra tutte le Regioni italiane.

Per quanto attiene infine all’ attuazione del PNRR, la competente Direzione ministeriale, nell’ambito delle disponibilità finanziarie a valere sul medesimo Piano Nazionale, ha rammentato anzitutto che le risorse a gestione MIPAAF destinate al Settore saranno dedicate ad una “Agricoltura sostenibile” sotto il profilo della logistica, con l’esplicita finalità di ridurre l’impatto ambientale dei trasporti agricoli, colmare le lacune infrastrutturali del Settore e migliorare le capacità di stoccaggio e di trasformazione delle materie prime.

Le principali procedure attuative, per le MPMI che intendano concorrere con Progetti innovativi ed ecosostenibili, tramite appositi Bandi a Sportello sono state illustrate dal MIPAAF nel corso dell’incontro e condivise a condizione che i Bandi stessi siano snelli ai fini dell’utilizzo del Fondo complementare del PNRR