L’Emilia Romagna ha approvato la nuova Legge sulla panificazione in Regione. Orsatti, Assopanificatori Fiesa Confesercenti Emilia Romagna: ottimo lavoro, grande soddisfazione per la nuova normativa.
“Il testo – dice Alessandro Orsatti, Presidente dei panificatori ferraresi e Coordinatore regionale, che ha partecipato alle Audizioni Consiliari sul testo normativo – vuol garantire più trasparenza nel mercato e nella vendita e distribuzione, chiarendo ai consumatori quale pane è fresco e quale scongelato o sottoposto a completamento di cottura, in questo senso va il divieto di diciture fuorvianti come “pane caldo” o “pane di giornata” spesso usato dalla grande distribuzione. Gli obiettivi raggiunti con la Legge sono: riconoscere una professionalità unica e antica lasciando allo stesso tempo spazio allo sviluppo e innovazione; regolare in maniera semplice e diretta l’informazione rivolta al consumatore e porre le basi mirate per la promozione grazie all’istituzione della “Giornata del pane e dei prodotti da forno” con cadenza annuale”.
Per la proponente e relatrice della Legge, la Consigliera regionale del PD Barbara Lori, “è necessario che il consumatore sappia se sta mangiando pane artigianale o meno e, in tale caso, da dove provenga. L’artigianalità della lavorazione è garanzia di maggiore qualità, necessario perpetrarsi di mestieri antichi che appartengono al nostro patrimonio culturale, ricerca della genuinità del prodotto. Così, in assenza al momento di una legislazione statale e seguendo la strada aperta da altre Regioni, con questa Legge mettiamo ordine in un settore che fino ad oggi era scoperto”.
La difesa del pane fresco in Emilia-Romagna è dunque Legge. Il via libera è arrivato dall’Assemblea legislativa, coi voti a favore della maggioranza e dei 5 stelle, per i quali “con questa Legge abbiamo contribuito ad eliminare un’informazione non corretta che induceva anche il consumatore a credere di acquistare pane fresco ma che in realtà tale non era”.
“Proprio nel giorno in cui si inaugura il più grande Parco Agroalimentare del mondo a Bologna, Fico, noi approviamo una Legge che mette ordine in un settore, quello del pane, puntando sulla qualità e la genuinità del prodotto. Si avvertiva da tempo infatti l’esigenza, manifestata in primis da parte delle rappresentanze del settore, di definire norme che consentissero di dare al consumatore una informazione consapevole e puntuale sul pane posto in vendita nei negozi di alimentari e soprattutto nella grande distribuzione”.
Per la consigliera Lori “Quello dei pani industriali, finiti di cuocere nel punto vendita ad ogni ora del giorno, 7 giorni su 7, è un settore in rapida crescita, che sembra trovare il consenso del consumatore. Nulla di male, certamente, nel godere dei frutti del progresso delle tecnologie, ma ciò che non è ammissibile è che il successo di questi prodotti possa basarsi sulla disinformazione di chi li acquista”.
“Anche perché l’artigianalità della lavorazione, prosegue Lori, è e resta garanzia di maggiore qualità, necessario perpetrarsi di mestieri antichi che appartengono al nostro patrimonio culturale, ricerca della genuinità del prodotto. Così, in assenza al momento di una legislazione statale e seguendo la strada aperta da altre Regioni, con questa Legge mettiamo ordine in un settore che fino ad oggi era scoperto”.
“Riconoscere la figura professionale del panificatore e una definizione chiara del “panificio” è un passo fondamentale verso la ristrutturazione di un settore che è stato negli anni dato troppo per scontato e per questo motivo cannibalizzato da ogni parte – ha commentato Orsatti. In questo senso va la nuova Legge regionale. Esprimiamo la nostra soddisfazione e la nostra condivisione e auspichiamo che possa essere anche una spinta per il Progetto di Legge Romanini sul piano nazionale. L’articolato proposto in Regione si muove infatti all’interno dell’architettura dell’iniziativa legislativa all’esame della Camera, alla quale abbiamo collaborato in maniera importante”.