La Presidenza Nazionale Fiesa riunitasi a Roma il 19 ottobre u.s. ha discusso e deliberato sui vari punti all’odg: dal rinnovo della collaborazione con Fiera Verona alle iniziative a sostegno della filiera carni, al tema della sicurezza alimentare facendo un focus sulla questione Fipronil con il Prof. Agostino Macrì, al Protocollo d’Intesa con l’Università Unitelma per il Corso di Specializzazione per gli addetti alla Sicurezza Alimentare, allo sviluppo della bilateralità nel settore della panificazione, alla vicenda della nuova riformulazione legislativa dell’utilizzo dei buoni pasto e al tema delle buste di plastica di primo peso.
La Presidenza Nazionale ha rivolto un plauso all’organizzazione del Festival Internazionale del Cibo di Strada svoltosi con grande successo di pubblico e partecipanti a Cesena. La seconda volta del Festival Internazionale del Cibo di Strada svoltosi dal 6 all’8 ottobre in Piazza del Popolo ha confermato il successo e i consensi ottenuti sulla scelta della location. Ottima Edizione con tantissimi visitatori accorsi a Cesena, proprio per vedere e vivere il Festival, nonostante la pioggia e il freddo del venerdì. Il Festival che contraddistingue Cesena ed è collocato nel suo Centro Storico dal 2000, ha riscosso moltissimi apprezzamenti da parte del pubblico. Si dimostra vincente, quindi, la scelta presa fin dalla sua Prima Edizione di seguire i principi della qualità, della autenticità dei cibi di strada proposti, simboli identitari dei territori dai quali provengono. Fiesa ha riconfermato la propria partecipazione all’evento e la speciale partnership con gli organizzatori.
Passando all’odg il Presidente Angelotti ha introdotto il tema della partecipazione di Fiesa Assomacellai alla prossima edizione di Eurocarne, Manifestazione alla quale la Federazione assicura il proprio tradizionale apporto. Eurocarne è un evento di grande prestigio per il settore alla sua 27^ Edizione. La nuova edizione cambia format al fine di seguire le esigenze del mercato e di offrire ai propri visitatori un’esposizione di alto profilo in grado di riunire tutti i protagonisti della filiera delle carni, dal produttore al consumatore. In questo senso il nuovo Progetto prevede lo svolgimento concomitante a Fieragricola, evento storico di Veronafiere, per la forte sinergia con il Comparto Zootecnico (132.000 visitatori professionali di cui 21.000 esteri). La complementarietà tra i due Comparti (Agro-Zootecnico e Carne) offrirà la possibilità a tutti gli operatori del settore della carne di potersi confrontare, informare e trovare nuove soluzioni di business. Fiesa Assomacellai dal 31 gennaio al 3 febbraio apporterà contributi di elaborazioni e di approfondimenti sui temi della distribuzione delle carni e della sicurezza dei consumi, con convegni e seminari.
Sempre in tema di carni il Presidente Angelotti ha illustrato la nuova iniziativa del MiPAAF a sostegno della filiera con il varo del sito internet www.carnerossa.info.
Il sito istituzionale ha il compito di sostenere il consumo delle carni rosse e sarà curato da un Comitato Scientifico Nazionale sull’Alimentazione d’origine Animale, composto dai principali specialisti riconosciuti a livello nazionale con l’obiettivo di mettere la scienza al servizio di una corretta alimentazione. Il Comitato Scientifico Nazionale sull’Alimentazione d’origine Animale (COSNALA) dovrà ripristinare un’informazione corretta e basata su dati scientifici, riguardo l’alimentazione in generale e quella basata su prodotti di origine animale in particolare. Il suo compito istituzionale – il cui ultimo beneficiario è il consumatore – è produrre documentazione, paper scientifici, materiale multimediale su un’alimentazione varia ed equilibrata, con particolare attenzione ad alimenti come le carni, il pesce, il latte e i suoi derivati. Il materiale che sarà prodotto, nonostante la solida base scientifica, avrà un forte orientamento divulgativo. Gli esperti del COSNALA sono nomi di primo piano, riconosciuti ed affermati, nel panorama scientifico italiano, come il Presidente Prof. Giorgio Calabrese e i suoi componenti come la Dr.ssa Maria Caramelli, il Prof. Carlo Gaudio, il Prof. Agostino Macrì, il Dott. Giuseppe Stefano Morino.
Sulla questione del Fipronil che ha contaminato le uova la Presidenza Nazionale ha ascoltato la relazione del Prof. Agostino Macrì intervenuto ai lavori su questo specifico punto. Il Prof. Macrì ha ricordato che gli allarmismi alimentari generalmente hanno una vita breve e questo sembra essere il caso dei residui dell’insetticida Fipronil ritrovato nelle uova. Il problema – ha detto in sintesi il Prof. Macrì – nasce dal fatto che esistono diversi parassiti in grado di “infestare” i polli e tra questi la “pulce rossa”. Per far fronte ai danni causati dalla pulce rossa alcuni produttori hanno fatto ricorso ad uno speciale farmaco non registrato. Siccome ogni singolo allevamento è costituito da decine di migliaia di galline e le malattie non possono essere curate con trattamenti individuali, si è proceduto con una bonifica “ambientale”, cercando di andare a colpire i parassiti annidati nei diversi posti degli allevamenti in ogni dove. Si deve ragionevolmente ritenere che il Fipronil (usato illegalmente) si sia disperso anche nelle “lettiere” dove le galline allevate a terra, hanno la possibilità di razzolare e di mangiare; questa potrebbe essere stata la via di introduzione dell’insetticida che poi ha raggiunto le uova. Detto questo il Prof. Macrì ha concluso dicendo che l’eventuale contaminazione delle uova non costituisce alcun pericolo per l’uomo, ricordando che il Fipronil si può utilizzare legalmente nella produzione dei vegetali. Questo però non significa che bisogna sottovalutare ma solo per precisare l’esatto impatto sulla salute umana. Da ciò anzi deve passare una azione sanzionatoria molto severa che possa servire come monito ad altre forme di utilizzazioni illegali di farmaci veterinari perché i cittadini debbono avere la certezza che gli alimenti siano prodotti nella massima trasparenza e legalità indipendentemente dal Paese di origine o dal sistema di produzione. La sicurezza è un prerequisito irrinunciabile e su questo punto occorre essere molto vigili ed esigenti sia per alimenti convenzionali, sia per quelli “speciali” (biologici, km zero, tipici, ecc.).
La Presidenza ha quindi approvato il Progetto di realizzazione, d’intesa con la Fiepet, di un Corso di Specializzazione riservato ai funzionari e dirigenti del sistema Confesercenti dell’Area Alimentare sia inerente la vendita/distribuzione che la ristorazione/somministrazione. Il contenuto del Corso sarà composto da una selezione “mirata” tratta dai moduli del Programma del Master Universitario di 1° livello in Scienza dell’Alimentazione e Dietetica Applicata con l’aggiunta delle conoscenze del Diritto Alimentare in tema di conservazione, preparazione, distribuzione, somministrazione e manipolazione degli alimenti e dei prodotti da forno e di controlli igienico sanitari. Tale iniziativa si inserisce in un più ampio Progetto di collaborazione con l’Università di Roma e Unitelma e dà corpo al Pprogetto di Sportello per la Sicurezza Alimentare presso le sedi Confesercenti.
Sui buoni pasto, la Presidenza ha deliberato di verificare la fase sperimentale che accompagnerà la nuova disciplina. In base a questa, agriturismi, coltivatori diretti, spacci aziendali e mercatini sono i nuovi soggetti che possono accettarli. L’allargamento – per Fiesa – stravolge la norma che mira a dare un trattamento fiscale di favore alla materia, per i lavoratori che li utilizzano in sostituzione del servizio mensa, dunque, nei pressi dei rispettivi uffici e negli orari destinati alla sosta pranzo. La cumulabilità ne stravolge il contenuto, stabilendo che con essi è possibile fare acquisti anche in tempi differiti rispetto alla consumazione del pasto sostitutivo del servizio mensa e di prodotti non immediatamente destinati allo scopo, cioè pronti al consumo in relazione alla pausa da lavoro dedicata al pranzo. La previsione di utilizzo cumulato consentito in aziende palesemente lontane dai posti lavoro ne stravolge il contenuto e dal punto di vista di Fiesa viola la Legge. A fronte di tali criticità si verificherà l’esito della fase sperimentale al termine della quale, d’intesa con le altre istanze confederali, si deciderà sulle iniziative più opportune.
Sulla vicenda delle buste di plastica di primo peso, con l’entrata in vigore della Legge n. 123/2017, dal 1° gennaio 2018, tutte le buste, anche i sacchetti leggeri e ultraleggeri, compresi quelli che si usano per pesare la frutta e la verdura, i prodotti di gastronomia e panetteria, dovranno essere biodegradabili e compostabili e dovranno essere distribuiti esclusivamente a pagamento con tanto di voce distinta sullo scontrino fiscale. Su questo la Presidenza Fiesa ha rimarcato che si tratta di un nuovo balzello che graverà sui consumatori e complicherà la vita alle imprese del settore. Condividendo lo sforzo di alzare il livello di impegno per la salvaguardia ambientale, tuttavia non si può scaricare sempre i costi sui consumatori e sulle imprese della distribuzione. La Presidenza Fiesa ha sottolineato che più corretto sarebbe una previsione legislativa capace di introdurre comportamenti virtuosi nella fase produttiva, imponendo l’utilizzo di materiali ecocompatibili già nella fase primaria, segnalando che mentre si inaspriscono le misure sui piccoli sacchetti si continua a consentire la produzione di milioni bottiglie di plastica difficili da smaltire. Fiesa chiederà, tramite la Confesercenti Nazionale, di rivedere la norma ed introdurre se necessario altre forme di contenimento e contrasto all’abuso di contenitori plastica nella distribuzione.
Sul tema della panificazione, è stato sottolineato l’importante lavoro svolto con la conclusione del rinnovo del CCNL del settore e lo sviluppo della bilateralità che ha consentito la copertura integrativa sanitaria per tutti gli addetti delle imprese che applicano il Contratto di Lavoro. Un ulteriore sforzo è in corso d’opera per estendere tale copertura ai titolari e al loro nucleo familiare con la polizza del fornaio. La Presidenza ha poi approvato il Progetto di sostegno al consumo di pane e di prodotti da forno da svolgere con il coinvolgimento di primari esperti e scienziati dell’alimentazione e la richiesta di un Tavolo ministeriale per il settore della panificazione artigiana. In questo senso ha approvato un documento comune da condividere con tutte le associazioni del settore artigiano.