E’ andata in onda ieri sera su Rai 3 la trasmissione “Mi manda Rai Tre” condotta da Salvo Sottile che ha affrontato, tra gli altri, il tema del consumo di carne all’indomani delle irregolarità collegate alla distribuzione di carni brasiliane.
Al di là del titolo ad effetto “I trucchi per alterare la carne” non sono emerse particolari criticità relative ai processi distributivi in atto nel nostro Paese che conferma di avere un servizio di controllo igienico e sanitario tra i più elevati e sicuri al mondo. Merito dei nostri servizi di controllo e di un sistema di vigilanza veterinaria diffusa e capillare oltre che di una complessa normativa di sicurezza alimentare.
A parlarne sono stati invitati Barbara Cataldi (Giornalista), Davide Calderone (Presidente Assica), Debora Rasio (Oncologa e Nutrizionista Università “La Sapienza”), Lara Sanfrancesco (Direttore Generale Unialitia), Luigi Frascà (Assomacellai Fiesa Confesercenti), Mirella Serattini, Raimondo Orsini, Rosita Celentano (Attrice, Scrittrice e Conduttrice).
Alcuni ospiti hanno fatto confusione tra sicurezza alimentare, salubrità del prodotto e benessere animale, tutte questioni ben distinte e appositamente regolamentate da Leggi di settore.
Il Vice Presidente Assomacellai Fiesa Confesercenti, Luigi Frascà, ha fatto rilevare la correttezza del sistema distributivo specializzato della rete delle macellerie italiane, sottoposte negli ultimi anni a un percorso di forte professionalizzazione, rappresentata da decine di migliaia di imprenditori che operano correttamente, nel rispetto della normativa sorvegliata da un sistema di controlli pubblici attiva lungo tutto la filiera, dall’allevamento alla distribuzione finale, monitorata con metodiche puntuali e rintracciabili , dall’Haccp ai sistemi di tracciabilità ed etichettatura. Ciò detto – ha precisato Frascà – chi sbaglia deve pagare ed essere punito anche con esemplarità.
Quanto alla validità del prodotto carne nell’alimentazione umana dal confronto è emerso chiaramente che malgrado le mode alimentari e dietetiche – dai vegetariani ai vegani, frutto di scelte culturali rispettabilissime – la carne rimane per l’uomo – soprattutto in alcune fasce di età – la fonte proteica più congeniale: per la peculiarità degli aminoacidi, per il patrimonio vitaminico-minerale, per la digeribilità e per la gratificazione gastronomica, come ha scritto il Professor Eugenio Del Toma, Primario emerito di Dietologia e Diabetologia e Presidente onorario dell’ADI, l’Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica, nel libro “L’alimentazione equilibrata”.
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