Il giorno 14 luglio 2016 alle ore 11.00, presso la Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, in Via Ribotta n° 5, si è svolto un incontro con i rappresentanti della produzione e distribuzione di prodotti alimentari, finalizzato alla verifica della fattibilità di un intervento di riduzione del sale in altre referenze prodotte da alcune Aziende Associate.
Sono presenti per il Ministero della Salute la Dott.ssa Galeone e la Dott.ssa Menzano per l’Ufficio 8 della DG Prevenzione, il Dott. Bellisario per il Segretariato Generale, il Dott. Copparoni per la DG della Sicurezza degli Alimenti e della Nutrizione.
Sono, altresì, presenti la Dott.ssa Peron per AIIPA, la Dott.ssa Dau per Federalimentare, il Dott. Capello per FIPPA, il Dott. Bonetto per APPC/APPFF, il Dott. Zucchi per COOP, il Dott. Ravasio per Federdistribuzione, la Dott.ssa Giampaoli e la Dott.ssa Donfrancesco per l’ISS, il Prof. Strazzullo e la Dott.ssa Cairella per la SINU, il Dott. Ghiselli e la Dott.ssa Rossi per il CRA-Nutrizione, il Dott. Pellegrino e il Dott. Tatafiore per Fiesa Assopanificatori.
Dopo un breve giro di presentazione dei partecipanti, la Dott.ssa Galeone illustra i principi e le finalità del Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018, che recepisce i principi del Programma strategico Nazionale “Guadagnare Salute”, sottolineando che la riduzione dell’apporto di sale con l’alimentazione è uno degli obiettivi centrali, relativamente al quale tutte le Regioni hanno pianificato alcune attività. Le linee di supporto centrale al PNP, adottate con DM del 25 gennaio 2016, mirano a favorire il raggiungimento degli obiettivi pianificati, promuovendo in particolare azioni che esulano dalla diretta responsabilità del sistema sanitario, nell’ottica della Health in All Policies. La HIAP, infatti, rappresenta, il quadro di riferimento della pianificazione regionale che richiede una politica delle alleanze per coinvolgere tutti i settori a supporto dell’attuazione dei Piani, la condivisione di obiettivi di salute da parte degli attori coinvolti, la definizione di reciproche responsabilità al fine di rendere facili per i cittadini le scelte di salute.
L’obiettivo della riduzione del sale nella dieta, tenuto conto che l’OMS raccomanda un apporto giornaliero pro capite non superiore a 5 grammi, può essere conseguito attraverso la combinazione di interventi di informazione e sensibilizzazione della popolazione per aumentare la consapevolezza della necessità di ridurre il consumo di sale con la dieta, di promozione di ambienti favorevole per la riduzione del sale attraverso linee di indirizzo per i diversi settori della ristorazione e una specifica formazione degli operatori (a partire dalle Scuole alberghiere), di collaborazione con il settore della produzione e della distribuzione degli alimenti per migliorare la disponibilità e l’accessibilità di prodotti a basso contenuto di sale. E’, inoltre, importante non solo monitorare il consumo di sale nella popolazione ma anche valutare la conoscenza, gli atteggiamenti e i comportamenti dei consumatori al fine di fornire elementi utili al decisore politico. Il Ministero della Salute ha già da tempo attivato, attraverso le Direzioni Generali competenti e in collaborazione con Regioni, ISS, Società Scientifiche (SINU, Gruppo GIRSCI) CRA-NUT, nonché con il settore privato, azioni in tal senso, che necessitano tuttavia di costante sostegno e rinforzo, considerato che, come è emerso dai dati di rilevazione esposti dalla Dott.ssa Giampaoli, i consumi della popolazione italiana sono circa il doppio di quelli raccomandati dall’OMS.
L’incontro mira pertanto a fare il punto delle azioni intraprese con il settore produttivo e distributivo e a verificare la possibilità e le modalità di estendere le iniziative di riformulazione ad altre categorie di alcuni prodotti alimentari e promuovere la maggiore partecipazione del settore della distribuzione, che, ad oggi, ha visto il coinvolgimento della sola COOP-Italia.
AIIPA ricorda di aver dato attuazione agli accordi stipulati con il Ministero per la riduzione del sale nel pane e nella componente “pasta” e “riso” di primi piatti pronti e in “zuppe”, “minestre” e “passati di verdure” surgelati e di aver avviato quanto previsto dal documento sugli “Obiettivi condivisi per il miglioramento delle caratteristiche nutrizionali dei prodotti alimentari con particolare attenzione alla popolazione infantile (3-12 anni) dell’ottobre 2015 che, per la riduzione del sale, riguarda snack salati, cereali per la colazione e cracker”.
Viene ricordato che le Associazioni presenti hanno risposto positivamente alle richieste di riformulazione fin dall’adozione del Programma Guadagnare salute, rappresentando uno stimolo per altre industrie produttive. In tal senso, come spesso sottolineato, esse hanno visto come un’opportunità la possibilità di contribuire ad un obiettivo di salute per il benessere della popolazione. Al riguardo, viene ricordato che l’utilizzo del Logo di Guadagnare salute (secondo le regole adottate nei passati accordi) sulle confezioni dei prodotti riformulati è sempre stato accompagnato dalla precisazione che esso sottolinea l’impegno dell’Azienda per uno specifico obiettivo, non un “valore” del prodotto.
Anche il settore della panificazione artigianale dichiara di aver incrementato l’impegno sulla riformulazione dei prodotti da forno, ma evidenzia l’esigenza di una costante parallela azione da parte del settore sanitario per la sensibilizzazione della popolazione e di un maggior scambio di informazioni per favorire il diffondersi a livello regionale dell’adesione da parte dei singoli forni, al fine di sostenere l’impegno delle Regioni nei Piani della Prevenzione, anche attraverso la definizione concordata di modalità efficaci di comunicazione, che non contrastino con le disposizioni dei regolamenti comunitari. L’orientamento attualmente condiviso dal settore artigianale è quello di una riduzione del sale sul paniere complessivo di prodotti e non sulla formulazione di uno specifico pane a ridotto contenuto di sale, onde assicurare una maggiore efficacia dell’intervento sulla popolazione.
Federalimentare fa presente che, indipendentemente da accordi con il Ministero, negli ultimi dieci anni l’Industria ha riformulato circa 4.000 prodotti e che per alcune categorie merceologiche permangono problemi per la funzione organolettica e di conservazione svolta dal sale e per la necessità di incontrare comunque il gusto del consumatore. Viene segnalato, tuttavia, dal Prof. Strazzullo che un’indagine basata sul confronto tra etichette di oltre 3.000 prodotti a scaffale in Campania, svolta nell’ambito di un progetto promosso dal Ministero dall’Università di Napoli, si evince, per la stessa categoria di prodotto, una notevole variabilità del contenuto di sale che lascia intendere l’esistenza di un discreto e possibile margine di intervento. Il Professore si impegna a mettere a disposizione i dati raccolti, ricordando che è dimostrato il rapido adeguamento del gusto attraverso graduali riduzioni del consumo di sale da parte dei consumatori.
Il CRA-Nut informa che l’aggiornamento delle Linee guida sulla sana alimentazione, in via di pubblicazione, sarà caratterizzato da indicazioni per la popolazione attraverso consigli pratici per favorire l’adesione alle indicazioni. Il Dott. Copparoni ricorda che l’aver preferito l’indicazione del sale invece che del sodio, nella ormai obbligatoria etichettatura nutrizionale dei prodotti, facilita la comprensione da parte del consumatore e la possibilità di scelte consapevoli.
La Coop ricorda di essere impegnata sia nella riformulazione di prodotti a proprio marchio, anche oltre gli accordi con il Ministero (es. eliminazione del sale negli alimenti per la prima infanzia), sia nella promozione del consumo di frutta e verdura e nella sensibilizzazione al consumo moderato e responsabile di bevande alcoliche.
Federdistribuzione si impegna ad avviare una riflessione presso gli associati per la definizione di impegni concreti da concordare con il Ministero, ammettendo una modesto interesse ad oggi del settore della grande distribuzione. APPC fa presente la necessità, pur ribadendo impegno e disponibilità a collaborare, di considerare le problematiche del mercato. La SINU illustra le azioni in corso per sensibilizzare ed educare la popolazione e si impegna a mettere a disposizione documenti e materiali.
Al termine dell’incontro si condivide quanto segue:
- Tramite il Ministero saranno inviati ai partecipanti (anche attraverso link) documenti e materiali di interesse
- Federalimentare si impegna ad avviare tra gli associati una riflessione su quanto discusso onde valutare la possibilità di intervenire su altre merceologie e a trasmettere al Ministero informazioni sui prodotti già riformulati
- Federdistribuzione, analogamente, riferirà agli associati e ne darà riscontro al Ministero
- Le Associazioni della panificazione artigianale si impegnano a fornire al Ministero i riferimenti dei referenti regionali, onde favorire il raccordo con i referenti dei Piani Regionali della Prevenzione, e a continuare a sostenere l’adesione all’iniziativa attraverso i canali di informazione delle Associazioni stesse
- AIIPA e APPC/APPF e COOP confermano la disponibilità ad adempiere gli impegni già assunti e a valutare la fattibilità di ulteriori interventi
- Il Ministero si impegna ad aggiornare e integrare, sulla base delle informazioni che saranno fornite dai partecipanti, le pagine del portale web, onde meglio comunicare ai cittadini gli impegni assunti dal settore per il conseguimento dell’obiettivo
La riunione si chiude alle ore 14.00.
Leggi la Tabella del contenuto di sale dichiarato in etichetta in un’ampia gamma di prodotti alimentari